WINDSOUNDER

SCULTURA SONORA
Francesco Michi & Anton Roca


Durante l'intervista ad una frequentatrice di rave party, ma non solo frequentatrice, in quanto anche autrice di una bella e ben informata tesi di laurea sui rave, mi colpì il suo racconto di come le persone arrivino alla festa più guidati dal suono che dalla vista (Simona Tosi - aka Xsephone - , Tecnologia, tribalismo e forme di nomadismo metropolitano.
Mi ha colpito perché mi ricorda una condizione lontana nel tempo: prima dell'elettricità, potremmo dire, il suono delle campane dei villaggi, oltre a chiamare a raccolta i fedeli, aveva il compito, o svolgeva il servizio, di costituire un punto di riferimento per i viandanti, in base al quale essi potevano valutare la distanza del villaggio e la direzione da prendere per raggiungerlo.

Così oggi il telefono, anche il cellulare e la sirene ed altro ancora, oltre a variare il nostro panorama acustico in modo più o meno bello, con maggiore o minore creatività e gusto, mandano segnali di spazio e distanza e di altro ancora, secondo i codici riconosciuti dalle società o dagli utenti.

Allora cosa è Windsounder?
Il suono è un elemento potente, per certi versi più potente dell'immagine in quanto arriva più lontano, è più difficile non solo da mascherare, ma anche da ignorare.

E’ dunque evidente che, come tutte le volte che introduciamo qualcosa nell’ambiente, anche quando si tratta di un oggetto d’arte - o direi, a maggior ragione - dobbiamo valutare l’impatto che il nuovo elemento avrà con ciò che lo circonda, il panorama, ad esempio, ed il ruolo che svolgerà all’interno della comunità che lo ospita. Questo è un problema topico dell’estetica e della teoria dell’arte, ed è più marcato quando l’oggetto in questione non è un quadro o una statuetta all’interno di una sala (di museo o di abitazione privata o altro), ma una grande macchina sonora posta in un ambiente aperto.
Il suo suono, così come la sua immagine, acquistano senso se svolgono un ruolo, sanno dare informazioni e conoscenza, oltre che piacere.


Windsounder è un semplice complesso di xilofoni che suona azionato dal vento, ma è concepito in modo tale da dare acusticamente alcune informazioni sul vento stesso.

Si potrebbe dire che Windsounder è una rosa dei venti acustica: dal suono che Windsounder emette un ascoltatore che conosce la macchina può capire quale vento sta soffiando e, in una scala empirica, quanto velocemente ed intensamente.

Le quattro strutture monumentali di Windsounder, progettate e costruite da Anton Roca, sono ognuna uno xilofono a vento.
Ognuna di esse è esposta nella direzione di un punto cardinale, lo xilofono che essa contiene produce un suono con un timbro e una intonazione (dati dalla natura del legno con cui è realizzato ogni xilofono, la cui provenienza fisica è quella della direzione del punto cardinale verso il quale la struttura è orientata) ed un semplice e riconoscibile pattern ritmico.
Conseguentemente ogni punto cardinale, grazie alle quattro strutture, è denotato da una intonazione, un pattern ritmico ed un timbro.
Un vento che soffia da nord, ad esempio, azionerà la macchina orientata verso il nord, e lo xilofono al suo interno produrrà il segnale acustico che indica quella direzione.
Grazie alla controllata mobilità delle strutture, alla loro capacità di orientarsi entro certi limiti, i punti intermedi, il NE, SE, NO, SO sono acusticamente contrassegnati dalla concomitanza, dalla miscelazione, di due segnali. Ad esempio, se soffia lo scirocco, che viene da SE, sentiremo suonare contemporaneamente le note e i ritmi del Sud e dell'Est, ognuno con il proprio timbro.

Alla possibilità di avere uno strumento suonato dal vento che restituisse melodie complesse, abbiamo preferito la semplicità massima nel contenuto sonoro/musicale: abbiamo dunque scelto di far sì che i segnali emessi dalla macchina siano semplici e facilmente intelligibili, anche se magari musicalmente meno interessanti.

Il suono è il “significato” della macchina, il suo prodotto e la sua ragion d'essere: esso porta la macchina oltre l'orizzonte della sua visibilità, ed è anche il suo contenuto sociale, la sua informazione.


La realizzazione di Windsounder, iniziata nel 2009 come scultura permanente presso il Parco Ciulli a San Galgano (GR), non è stata poi terminata, il suo finanziamento cessò improvvisamente nel 2011.
Dopo la posa in opera delle strutture portanti e la realizzazione di un primo prototipo completamente funzionante, non fu poi possibile procedere con la costruzione dei meccanismi sonori per tutte le strutture. I lavori si sono fermati nel 2011.


scheda

 

DOSSIER


TOP BACK