ORIZZONTE
Francesco Michi - Mechi Cena - Maurizio Montini
Microfoni affiancati riprendono o hanno ripreso, un panorama, un orizzonte sonoro. Lo riprendono a lungo.
Nel punto di ascolto lo spazio viene compresso, riproducendo, per quanto possibile, le reali relazioni spazio-temporali dell'originale. Ogni singolo altoparlante viene collegato a quanto ripreso da un singolo microfono. Si ascoltano i suoni dell'ambiente, dei passaggi di oggetti, voci, animali, macchine, dall'uno all'altro altoparlante.
Il tutto rappresenta una realtà concreta, una realtà che siamo abituati ad ascoltare, quella del nostro mondo, in cui le cose si muovono in modo lineare nello spazio, così come anche nel tempo. Tutto normale, quotidiano, riconoscibile e riconosciuto.
Ma lentamente in ogni micro-cellula del materiale registrato qualcosa cambia. Un inciampo, un “ritardo”; ciò che si aspettava di ascoltare tarda, non arriva. E quel microcosmo quotidiano si decompone, diventa indecifrabile. E’ cambiato il tempo di ogni singola ripresa.
Ogni singolo altoparlante si comporta come un individuo che sovrappone il proprio tempo percettivo a quello della realtà. Anarchico e individuale.
In ritardo.
Sovrappone i propri dejà-vu percettivi allo scorrere costante del tempo, perché il tempo scorre inesorabile, ce lo dicono le nostre cellule.
Al nostro ascolto questa prevedibile continuità viene interrotta o alterata.
Il mondo non è più quello a cui siamo abituati. Ecco un mondo possibile in cui la linearità così come la conosciamo non dà forma al mondo.
Sono molti i mondi che potrebbero differire dal nostro per qualche anche minimo particolare, e potremmo immaginarne un numero difficilmente scrivibile applicando il calcolo combinatorio. Un multiverso sonoro che sicuramente ci sorprenderebbe falsando la nostra percezione di continuità. Una di queste possibilità è quella del ritardo, dove la continuità di un evento per qualche fenomeno fisico a noi sconosciuto, si interrompe.
"Orizzonte", una installazione minimale, intende proporre l'ascolto di uno di questo mondi appena leggermente diverso dal nostro.
L’installazione può essere realizzata utilizzando una ripresa audio in tempo reale piazzando dei microfoni in uno spazio aperto all’esterno del luogo di ascolto, oppure utilizzando un materiale sonoro registrato in un diverso ambiente. Ambedue queste possibilità prevedono comunque l’elaborazione del suono in tempo reale attraverso un computer.
La sala di ascolto ospiterà dunque 4 o più casse disposte linearmente e il computer per l’elaborazione. Niente altro è richiesto.
Il materiale necessario viene fornito dagli autori, nessun intervento è richiesto all’organizzazione, se non la cura della sala di ascolto (illuminazione, pareti sgombre ecc).
ORIZZONTE A:
VIGEVANO | Congresso | Per chi suona il Paesaggio | 30 agosto> 2 settenbre 2018
ORIZZONTE | VIGEVANO 2018 | ESTRATTO DI 4'
ORIZZONTE
Francesco Michi - Mechi Cena - Maurizio Montini
Side-by-side microphones recording or reproducing a recorded landscape sound, a sonic horizon, for an extended lapse of time.
Each loudspeaker has its own microphone, and compressing the space between the sound emission spot and the listening one, you listen to the sounds of the environment (objects, voices, animals, cars ) shifting from one loudspeaker to the other.
What you listen to is a tangible reality, a reality that we are used to, the sound of our world, where things move linearly in space as well as in time. Normal, everyday, recognizable and acknowledged sounds.
Then, slowly, in each micro-cell recorded material something starts to change. An obstacle, a "delay"; what you expected to hear is late, doesn’t come. Your microcosm is decomposing, it becomes unreadable. The time of every single recording has changed.
Each loudspeaker behaves like an entity whose perceptional time overlaps reality.
Anarchic and individual.
Delayed.
Your own perceptional déjà-vu are superimposed by the constant flow of time, because time runs inexorably, that’s what our cells tell us.
The predictable continuity of sound is interrupted or altered.
The world is not any more the one we are used to. It is a possible world where linearity, as we know it, doesn’t give shape to the world.
There are many worlds that may differ from ours for some tiny details, and we could also imagine a hardly describable number of them by applying combined calculus. You are dealing with a sound multiverse that certainly surprises you distorting your perception of continuity. One of these possibilities is delay, when the continuity of an event breaks off because of some unknown physical phenomenon, .
"Horizon", is a minimal installation, which allows you to listen to one of these worlds, a world slightly different from our usual one.
The installation can be carried out using a real-time audio recording device, placing microphones in an open space outside the listening spot, or using sound material recorded in a different environment. However, both possibilities require real time computer sound processing.
The listening room will host 4 or more loudspeakers arranged in a line and the computer. Nothing else is required.
The necessary equipment is provided by the authors, no intervention is requested to the organization, except for the care of the listening room (lighting, cleared walls etc).
ORIZZONTE AT: VIGEVANO | Meeating | Per chi suona il Paesaggio | 30 August> 2 September 2018