luogoComune .
rad-art permanent
factory . arteco
Spazio
luogoComune
English
below
Lo
Spazio luogocomune esprime un senso astratto di territorialità, pur coincidendo
con un territorio reale - i punti che contraddistinguono il perimetro esterno
si riferiscono alle città di provenienza degli artisti che hanno aderito al progetto
luogoComune#3 the roundabout -. Una forma di a-territorialità
che coincide con lo spazio mentale della creatività: il territorio artistico.
Un non-territorio che diventa spazio elettivo, a-temporale, che va oltre al
senso geografico del termine.
L’idea
del territorio elettivo è maturata in me verso la metà degli anni ’80
quando, spinto da una volontà e da una coscienza nomade nella pratica
dell’arte, dividevo il mio tempo e spazio creativo fra quattro città europee:
Barcelona, Bologna, Budapest e Berlino.
Ho tentato di raccogliere questa particolare condizione
esistenziale in una sorta di diagramma che ho ottenuto unendo le quattro città
con una linea, tracciata a matita su una cartina geografica dell’Europa. Da
questo gesto, che ha evidenziato una forma trapezoidale che chiamai
Trapezio Creativo BB’B’’B’’’ (1), ne è scaturita la consapevolezza di
vivere un territorio elettivo, libero dai vincoli di nascita e di appartenenza
culturale.
Ho
tentato una trasposizione del concetto di spazio elettivo all’interno della
struttura organica del progetto luogoComune, basandomi
sulle città di provenienza degli artisti che hanno aderito alla terza tappa del
progetto: Reus, London, Amsterdam, Potsdam, Berlin, Novi Sad, Napoli, Roma,
Firenze, Fano, Cesena, Forlì, Ravenna, Ferrara, Torreglia (PD) e Marseille.
Il mio ulteriore contributo al progetto si è concretizzato nel
tentativo di definire un nuovo non-territorio per il progetto stesso. Una forma
mentis di a-territorialità che si è evoluta di pari
passo con l’aggiunta delle città originarie degli artisti.
Un
nuovo territorio elettivo, non ancora definitivo, che coincide con lo stato
attuale del progetto luogoComune e pronto ad evolvere.
Un
a-territorio sottratto ai vincoli della razionalità, deputato a spazio creativo
e che disegna il suo perimetro esterno poggiando direttamente sulle rotonde
scelte dagli artisti come territorio delle proprie riflessioni estetiche.
La
forma del territorio elettivo del progetto luogoComune#3 the roundabout ha
assunto l’aspetto di una costellazione che contiene tutte le proposte, ognuna
delle quali si configura come una stella all’interno di questa costellazione.
(1) Le quattro lettere B sono le iniziali delle quattro
città su cui poggiano gli angoli del trapezio: B = Barcelona; B’ = Bologna; B’’
= Budapest e B’’’ = Berlino. Le virgolette che contraddistinguono le iniziali,
oltre ad indicare un senso di temporalità - ho impiegato tre anni per giungere
alla consapevolezza dello spazio elettivo - segnano l’ordine con cui ho
scoperto ciascuna delle quatto città.
anton roca,
English
Space luogoComune expresses an abstract sense of
territoriality, although the same as a real territory - the points that mark
the outer perimeter are the cities of origin of the artists who have joined the
project luogoComune # 3 the Roundabout -. One form of a-territoriality, which
coincides with the mental space of creativity: the artistic territory. A non-territory that becomes an elective
space, going beyond its geographical sense.
The idea of an elective territory took shape in the
mid-80s when, driven by the will and nomadic consciousness of art practice, I
shared my time and creative space across four European cities: Barcelona,
Bologna, Budapest and Berlin.
I tried to register this particular living condition through
a sort of diagram that I obtained by linking together the four cities with a
line drawn in pencil on a map of Europe. This gesture, which highlighted a
trapezoidal shape that I called Creative Trapeze BB'B''B''' (1), resulted in
the consciousness of living an elective territory, free from the constraints of
birth and cultural belonging.
I tried to transpose the concept
of elective space within the organic structure of the luogoComune project, using
the cities of origin of the artists who have joined the third stage of the
project: Reus, London, Amsterdam, Potsdam, Berlin, Novi Sad, Napoli, Roma, Firenze,
Fano, Cesena, Forlì, Ravenna, Ferrara, Torreglia (PD Italy) and Marseille.
My further contribution to the
project attempted to define a new non-territory for the project itself. A a-territorial
mindset that evolved along with the adding of the city of origin of each artist.
A new elective territory, yet not final,
which coincides with the current status of the project luogoComune and is ready
to evolve.
An a-territory subtracted to the
constraints of rationality, conceived as a creative space which draws its outer
edge leaning against the roundabouts chosen by the artists as their territory for
aesthetic considerations.
The shape of the elective
territory of the project luogoComune # 3 the roundabout took the shape of a
constellation containing all the proposals, each one of them being configured
as a star inside this constellation.
(1) the four B letters are the
initials of the four cities placed on the corners of the trapezium: B =
Barcelona; B’ = Bologna; B’’ = Budapest and B’’’ = Berlin. The inverted commas
that mark the initials, whilst indicating a sense of temporality - it took me three
years to become aware of the elective space - also illustrate in which order I discovered
each one of the four cities.
anton roca,